Impariamo a giocare

Le regole del Bridge

Lo sviluppo del bridge, che è il gioco più bello e diffuso al mondo, è dovuto principalmente al fatto che può essere praticato da chiunque, a qualunque età e in qualsiasi luogo, con costi praticamente nulli, favorisce l’aggregazione e la socializzazione, costituisce elemento formativo per i giovani, abituandoli all’osservanza e al rispetto delle regole, all’analisi, alla sintesi, alla deduzione, alla logica e alla razionalità e costituisce altresì elemento sussidiario per gli anziani per i quali diviene una insostituibile palestra di esercitazione mentale.

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Il bridge è una disciplina sportiva riconosciuta dal CONI, a livello agonistico è praticato in gare, a coppie o a squadre, che si svolgono con un meccanismo di comparazione dei risultati ottenuti dai partecipanti che giocano tutti le medesime smazzate, con la conseguenza che il miglior punteggio sarà ottenuto da chi avrà meglio sfruttato le proprie carte o avrà fatto ottenere un peggior risultato all'avversario.

In base ai risultati ottenuti nelle gare nazionali o internazionali è attribuito ai giocatori un punteggio che determina una classifica di valori che da diritto all'inserimento in categorie di merito che attribuiscono una qualifica tecnica.

Il Bridge si gioca in coppia. Al tavolo siedono due coppie identificate come Nord-Sud e Est-Ovest. Si gioca con un mazzo di carte Francesi (52, senza jolly), distribuite una alla volta in senso orario: ogni giocatore riceve così 13 carte.

L’ordine gerarchico dei quattro semi è Picche, Cuori, Quadri, Fiori. L’ordine gerarchico delle carte inizia dall’Asso, poi Re, Dama, Fante, Dieci ecc... fino al Due. Il gioco si sviluppa in due fasi, DICHIARAZIONE e GIOCO DELLA CARTA.

Lo scopo è realizzare almeno quel numero di prese (contratto) preventivato nella fase dichiarativa.

PRIMA FASE: ORDINE ED EFFETTI DELLA DICHIARAZIONE

  1. L’inizio della dichiarazione spetta al mazziere.
  2. E prosegue in senso orario.
  3. La prima licita (dichiarazione) diversa dal passo è l’apertura.
  4. Dopo l’apertura si procede con licite di valore crescente di livello e/o di rango: ♣ - ♦ - ♥ - ♠ - SA.
  5. E’ possibile “contrare” una licita avversaria.
  6. E’ possibile “surcontrare” gli avversari che hanno“contrato” una licita della tua linea.
  7. In ogni dichiarazione è sottinteso che il numero delle prese licitate è da sommare alle sei di base.
  8. Una dichiarazione ha termine quando l’ultima licita viene seguita da tre “passo”.
  9. L’ultima licita, pertanto, resta il contratto finale.
  10. Il “contratto finale” viene giocato da chi, nella coppia, ne ha nominato per primo il colore o SA.
  11. Chi gioca il “contratto finale” è il “Giocante” .

SECONDA FASE: GIOCO DELLA CARTA

  1. La coppia che si aggiudica il contratto dovrà cercare di mantenerlo, mentre l’altra dovrà cercare di impedirglielo.
  2. L’attacco (prima uscita) spetta a chi si trova a sinistra del “Giocante”.
  3. Dopo l’attacco, il compagno del Giocante stende le sue carte sul tavolo diventando “il Morto”. Sarà il Giocante a decidere, di volta in volta, quale carta giocare quando sarà il turno del Morto.
  4. Si aggiudica la presa (l’insieme delle quattro carte giocate a turno, in senso orario, dai 4 giocatori) colui che gioca la carta più alta, con l’obbligo di rispondere nello stesso seme scelto dal primo che inizia.
  5. Chi vince la presa ha il diritto a scegliere la prima carta della presa successiva, e tutti dovranno rispondere al colore di quella carta. Se la presa viene vinta con una carta del Morto, l’uscita successiva dovrà essere fatta iniziando dal Morto. Così per 13 prese.

I termini tecnici del bridge sono nati in lingua inglese; nel processo di diffusione ed evoluzione del gioco, alcuni sono stati validamente tradotti con gli equivalenti delle diverse lingue, ma è anche accaduto che alcuni vocaboli francesi, più pratici e più semplici, hanno finito per prenderne il posto nell’uso comune. E’ il caso della parola Manche per indicare la partita e deltermine Atout (carta vincente, briscola, trionfo) che in tutta Europa ha soppiantato l’anglosassone Trump. E’ il caso di Impasse invece dell’inglese Finesse nel significato di sorpasso; di Contre e Surcontre, ormai italianizzati in Contro e Surcontro, al posto di Double e Redouble che sarebbero più vicini a doppio e raddoppio. Di analoga origine francesesono Fourche per forchetta, Chigane per vuoto o piombo ,Renonce per rifiuto, Levèe per indicare ciascuna delle prese di quattro carte e Surlevèe per indicare ogni presa in più di quelle dichiarate.

Della nomenclatura inglese sono restate incontrastati Singleton per carta singola, Doubleton per due sole carte in un colore, Rubber per significare l’intero incontro, Slam per lo stramazzo o cappotto, Book per definire il pacchetto delle prese della coppia che gioca in difesa e Fit per qualificare la esatta integrazione dei valori della mano con quelli delle carte del compagno. Down per intendere il non mantenuto impegno (il termine italiano di Sotto è ugualmente comodo), Partner per identificare il compagno e Score per riferirsi alla situazione del punteggio.

I primi passi animati

Video tutorial sul gioco del bridge a cura della Federazione Italiana Gioco Bridge.